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Sulla Coscienza Verso l’Assoluto

Tutto ciò che è determinato dalla coscienza dell’essere, essendo l’essere non eterno, è di conseguenza non eterno; ne viene che quanto porta all’essere senziente non può essere che determinato dalla mente cosciente.
Tale circostanza (come il cane che si morde la coda) rende chiaro come tutto sia effimero. È già “morto” sul suo stesso attimo di nascita. Quello che leggete in quest’attimo, per voi come per tutti, nasce e muore; la rilettura è già un altro evento, diverso da ciò che poteva essere la coscienza alla prima lettura.
Ora se teorizziamo un’origine degli esseri, e pertanto una coscienza degli esseri (sull’origine), cadiamo nel tranello del tempo che, illusorio, è solo “realtà costruita” dalla coscienza. Quindi coscienza stessa.
Stiamo cercando di sovrapporre tempo e coscienza. A questo “punto”, tutto resta in un “Punto” (senza tempo, ma coscienza). Coscienza di chi? Di cosa? Perché? C’è un’unica e semplice risposta, l’ASSOLUTO è così:

1) Senza tempo;
2) Somma Infinita di Infinite coscienze;
3) (Coscienze) “Sparse” negli infiniti universi;
4) Mantiene ogni Creazione in un Punto Infinitesimale che contiene innumerevoli infinitesimali.

Ogni punto nasce e muore senza tempo MA COSCIENTE! Né per gioco, né per Creare, né tanto per FARE, né per godimento o divertimento (tutte concezioni ERRONEE) e nemmeno per un qualcosa di misterioso che le “creature” non possono capire o intuire, altrimenti tutte le infelicità e i dolori che spiegazione avrebbero?

Quindi non rimane che dire: È fatto COSÌ… più altrettanti Infiniti COSÌ, che “ancora” non conosciamo, Uno alla volta! Mettiamo da parte Coscienza su Coscienza!