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Sul Percorso Verso la Base (Parte 2)

La Base non studia le cose, interagisce e basta.
Il percorso, in un certo senso, è libero e obbligato, ma non è obbligato da chi insegna. È erroneo pensare che chi insegna determini qualcosa, non determina nemmeno il proprio insegnamento. Gli esseri lo chiamano “insegnamento”, ma un vero maestro sa che non esiste alcun insegnamento.
Gli stolti usano “parole utili” perché arricchiscono ciò che hanno nella mente e, arricchendo la mente, arricchiscono delle identità, degli io. Se state leggendo comprendete che non c’è niente da arricchire, state solo cercando di percepire, scoprire quanto siete collegati con il Tutto, con la Coscienza Universale.

A chi non ha spalle non importa di nessun evento. Per gli esseri senzienti gli eventi possono essere traumatici o problematici, hanno il “buono” e il “bello”, il “brutto” e il “cattivo”, la “realizzazione” e l’“ignoranza”; hanno un’idea errata della natura del sistema, dell’universo, del processo evolutivo… Le esperienze vanno affrontate tutte, belle o brutte; sono le esperienze che arricchiscono nel processo eterno. Ma “eterno” è una parola non ancora affrontata bene.
Dopo il risveglio le cose cambiano, l’essere cambia; la Base modifica interagendo il suo sistema e la sua organizzazione, essere per essere. La Base cambia tutto, ci vengono i capelli bianchi, la Base cambia… chi invecchia prima, chi dopo, è la prima legge voluta dal Creatore: “Io ti creo, ma tu sei una cosa Mia. Sei dentro il Mio universo e funzioni, nasci, invecchi, muori, come dico Io”. Qualcuno ha forse partecipato alla formazione del suo DNA? No. Glielo hanno procurato i genitori, e a loro? I loro, in un susseguirsi di fenomeni che nessun essere determina.
Tutti gli esseri senzienti sottostanno al concatenarsi dei fenomeni, non sono “sospesi per aria”, senza nessun fenomeno prima, in attesa di un evento che capita a caso. Un ricercatore è perfettamente consapevole dell’immersione nella concatenazione del sistema, cioè in una concatenazione di fenomeni.
Niente capita a caso (acasualità degli eventi). Gli eventi accadono, e vengono letti e interpretati in maniera diversa. Sia gli eventi che le parole possono essere interpretati in maniera diversa. Ognuno interpreta in maniera propria ma, dopo le interpretazioni, ci sono i dati di fatto, gli eventi reali, le condizioni reali… la Base modifica tutto nella Pura, Perfetta, Limpida Interazione.

Bisogna stare attenti a giocare con i “trasmettitori” perché ci si fa male. Chi si identifica con il fisico, con un cadavere in putrefazione, se ferisce il corpo ferisce tutto quello con cui si identifica; chi è concatenato e incatenato alle sensazioni, se non organizza in modo drammatico odio, adrenalina, rabbia e volontà di esserci con queste, poverino, non si sente vivo. Solo che, poi, le sensazioni svaniscono e vengono sostituite da condizioni mentali di vario tipo, che sono il fenomeno susseguente al fenomeno precedente nella legge causa-effetto. Ognuno si organizza di volta in volta nella causa ed effetto. C’è un unico problema: la Base riorganizza con la Legge tutto il percorso fenomenico.

Il Quarto ed Ultimo insegnamento sarà difficilmente recepito da chi è identificato con processi mentali di vario tipo. Ci sono una serie di meccanismi che usa la Base.
La Base è la prima Legge dell’Assoluto; la Base ha già stabilito ogni cosa; la Base non permette che gli esseri senzienti possano vedere il proprio futuro, altrimenti non ci sarebbe libertà.
A un ricercatore non importa vedere il futuro, tanto non ha problemi, qualunque cosa accada. Anche la morte non è un problema, lo è per gli esseri senzienti comuni perché sono identificati con il corpo. Chi è identificato con un’altra parte (l’altra parte eterna) si diverte… non è un problema per lui essere un “concime per l’odio”, o un “evidenziatore” per l’Amore (non posso dire “concime per l’amore”, perché nessuno può fare il concime per l’Amore, ma per l’odio sì).
Non è un problema incorrere in esperienze “negative”, perché sono quelle che la Base ha determinato. Succede ciò che deve succedere ed è concordato nella Base. Pensate che l’Assoluto permetta che avvenga qualcosa in maniera casuale? Allora non credete nell’Assoluto. Credete che tutto vada secondo i voleri degli esseri? Allora non credete nell’Assoluto. Pensate che ci sia un giusto e un errato? Questa è una dualità, in Dio l’errato non c’è. Quindi lasciate che gli esseri credano a tutte queste dualità senza Dio e, piano piano, rintracciate dove parte il discorso divino, perché se non vi “collegate” (siete sempre collegati ma incoscienti) con la Base continuerete a pensare che sia solo una parola… La Base di cosa? La Base di tutto, la Base universale, la Base del processo evolutivo, la Base della Realtà Divina, della Volontà Divina, la Base del percorso degli esseri; Gli esseri vogliono che gli eventi vadano come desiderano ma ciò, forse, non sarà mai (a meno di una intuizione dell’Intelletto). Si spera che gli eventi si “sistemino” secondo la propria coscienza o si possano aggiustare secondo le proprie idee, ma gli eventi non hanno idee, non fanno parte del mondo fenomenico delle idee. Gli eventi sono accadimenti che partono dalla Base, che è strutturata per essere la prima Legge della Libertà e non inficia, limita né impedisce nessuna libertà, compresa la vostra, al cento per cento.

Studiate bene questi scritti, leggeteli in modo diverso, MEDITATELI! Leggete per andare a cercare dentro, se leggete per incollare “parole utili” nella mente non serve a niente. Se invece andate a cercare dentro e trovate una corrispondenza, forse avete iniziato ad andare oltre la mente. È giusto che cerchiate sempre nell’Eterno Presente, dentro di voi, se c’è potenzialmente e realmente la possibilità di andare oltre le parole, ormai rese inutili.
Le parole sono state organizzate appositamente per essere negate, perché l’essere che vive di parole vive di tutti i sotterfugi della mente… che vadano in malora (per i ricercatori le parole)! Ciò che conta è la Natura delle Cose, la Verità e la Realtà, che ognuno dentro di sé vive in maniera diversa in base alla Talità: tale e quale è, così come è, la Verità è là.

Immersi nella vacuità, di cui adesso conoscete il valore, pensate che tutto sia illusorio, che tutto sia nel vuoto e che tutto sia discutibile e interpretabile. Quindi, che tutto sia negli innumerevoli aspetti mentali del valore delle cose, nel mondo fenomenico, ma il mondo fenomenico fa parte della legge causa-effetto. Se accade una cosa crea un altro fenomeno, ne accade un’altra, un altro fenomeno e così via… in un divertimento apparentemente caotico. Tornando “indietro”, tutto questo sembrerebbe provenire da un po’ di particelle indipendenti che stanno lì a formare gli esseri…
Secondo voi, l’Assoluto organizzerebbe un “ammasso” di particelle per permettere a qualcuno di dire, tanto per parlare, che la Verità non ha Dio, non ha Assoluto, non ha inizio e non ha fine?
Sì è giusto, la Verità non ha inizio e non ha fine; la Verità ha un inizio e ha una fine all’interno dell’Universo, all’esterno… è uguale, perché l’Assoluto è Uno Dentro e al Confine di voi ha fatto un essere. Quale sarà la verità? La verità è che dall’Altra Parte del confine per noi c’è l’Infinito Assoluto e da questa parte gli esseri, un essere per ogni punto che confina. Ognuno di noi è un punto confinante e dall’altra parte del confine c’è l’Assoluto Infinito, confiniamo con un Infinito.
Ci sono anche coloro che si sono separati ancor di più perché, da quest’altra parte, sentono il diritto di “confinare” come meglio credono… si pongono “DISTANTI”. Sì certo, ma con la Legge che sta alla Base la quale determina, in ogni sistema, la legge causa-effetto che stabilisce gli eventi: ciò che ci accade nella vita. Pensate che gli eventi accadano casualmente e non debba, ognuno, pagare ciò che deve? Senza parlare di coloro che si mettono in mezzo quando deve arrivare un “dito nell’occhio” a qualcun altro e, ovviamente, arriva a loro. Il mondo è pieno di coloro che si mettono in mezzo, per salvare altri.

La Base è da dove parte tutto il discorso, che è perfetto, articolato, limpido e lucido al punto che una mente non lo può vedere. La Base è da dove nascete, e il motivo per cui nascete da là è che quella Base proviene da un’altra Base: la precedente che, a seconda delle esperienze che avete aggiunto, ha organizzato la nuova Base. L’Assoluto ha fatto in un punto la Creazione, lo Squarcio e lì, subitaneamente, la Base agisce. La Base ha le Sue Leggi, la Sua Legge limpida e chiara di conformazione dell’inizio. Pensate che inizierebbe senza leggi ben precise della libertà? La perfezione di quella limpida Legge che produce il sistema dove voi siete.
Volete continuare per sempre a stare uniti in un percorso? Questo era l’antico dettato. Potrete solo aumentare di numero, mai diminuire. Volete un percorso eterno? Diventate anelli d’acciaio (poi vi spiegherò il perché della parola “anelli”), eliminate gli anelli di carta; una catena deve essere fatta di anelli d’acciaio. Volete proseguire il cammino? Nessuno vi separerà più, nessuno vi dividerà mai più l’uno dall’altro, però dovete diventare anelli d’acciaio, anelli collegati che porteranno il percorso sempre avanti, come un “corpo” compatto.
Per eliminare gli anelli di carta non serve qualcuno con le “spalle forti”, serve qualcuno “senza spalle” così non ci si può appoggiare nessun peso. Chi ha le spalle forti prima o poi trova qualcuno con un peso superiore alla forza delle sue spalle… imparerete il metodo opportuno, come si effettua il percorso. Volete stare sempre insieme? Fate gli anelli di acciaio di una catena che vi vede partecipi (ognuno con le proprie forze) non perché c’è un “capo catena”, non perché c’è un apparente insegnamento, ma perché ci sono parole che finalmente diventano “inutili”, così andrete a cercare dentro e basta perché il collegamento è alla Base.
Quando sarete collegati coscientemente alla Base (e questo vuol dire che tutti voi acquisirete lo stesso rapporto cosciente con la Legge dell’Assoluto), qualcuno potrà aprire quei legami? Solo Dio, solo l’Assoluto lo può fare. Se vi legate nella Base conoscerete l’amore, conoscerete i due tipi di intelletto, conoscerete il programma evolutivo e conoscerete tutte quelle cose che non si possono raccontare. L’Assoluto, in un punto di inizio, propone uno Squarcio per una Creazione, uno Squarcio vuol dire da Lui, Confine Infinito, a innumerevoli confini infinitesimali. Noi siamo confini infinitesimali. Il rapporto di un ricercatore con la Base è limpido e chiaro, è l’andare a cercare le memorie. Dove sono le memorie? Memorie prese dal Nulla. È la Base, la Legge dell’Assoluto, l’interazione, gli innumerevoli tipi di interazioni; ogni tanto la scienza ne scopre qualcuno (entanglement), ce ne sono di più sottili e più vasti; soltanto che la Base ne acquisisce (essendo, appunto, la Base) tutte le informazioni e quelle informazioni, ricordate, sono parte dell’aggiunta fatta nella Base, in quella specie di “Punto-computer” dell’Assoluto che è al Confine. Quel Punto è molto importante perché è il confine aperto dove è stato fatto lo Squarcio.

Chiaramente, se non andate a scoprire dentro, cosa ci fate con le parole? Rimpinzati di parole non saprete, in voi, la Natura della Realtà. Soddisfatti, sazi delle parole… ma la Natura della Realtà è forse nelle parole? Forse la Natura della Realtà è in quello che sto dicendo ora? State facendo i “beoni” di parole. Per cosa? Per dire: “…ah! È stato molto utile quello che hai detto”, “Queste parole sono molto belle…” No! Niente di tutto ciò.
È orribile far credere agli esseri che le parole siano utili così che poi, contenti e sazi di un cibo in avaria, contenti e sazi di ciò che va in putrefazione (compreso il nostro corpo), credano di aver realizzato qualche cosa. Realizzato qualcosa? Lasciate questa credenza popolare a chi si bea delle parole. State molto attenti e leggete in modo diverso “parole inutili”, non è un glossario per stolti. Meno male che chi rifiuta l’autore non lo legge più. Ma d’altronde se non diventi il fango che putrido ristagna nel fondo… chiaramente avranno delle idee diverse da te: il Realizzato, il santo, il maestro… no! No! La carogna. Una carogna non si ascolta, né si dà peso alle sue parole, né si fanno diventare utili quelle parole. Vi preoccupate? Alla Base non si preoccupa nessuno, di nessun numero, di nessun tipo, perché alla Base forse si sa con Chi si ha a che fare: con Colui Che distribuisce il “condimento” dovuto a ognuno in base alla Base. Il Vero Maestro per l’umanità è, e rimane, solo l’Assoluto.

Mi hanno chiesto cosa fosse la Base. “Ma perché c’è la creazione?”, “E l’organizzazione della creazione?” Pensate che l’Infinito Architetto vada a caso? Lasciamo agli stolti le credenze degli stolti. Lasciamo agli stolti il valore del loro pensiero, lasciamo agli stolti le parole utili, in modo che le inseriscano nella loro mente e si convincano che la verità faccia parte di quel discorso mentale.
La verità è sottoposta alle leggi causa-effetto, alla Talità, alla Vacuità, alla Base. La Base è la regola stabilita dall’Assoluto per ogni tipo di evento a cui siamo reciprocamente “obbligati”. “Obbligato? No, io scelgo!” Beato chi è ancora al livello di scegliere! È qualcuno che deve ancora intraprendere una scelta tra le due strade che ci sono nella dualità: “cosa faccio il santo o l’Angelo?”, “Ma santo e Angelo sono la stessa cosa?” No, il santo è santo, l’Angelo è Angelo, poi sceglie (ne parleremo). Una volta diventato santo ha smesso di fare l’Angelo. Ha fatto una scelta tra il bene e il male ed è diventato santo. “Ma se sono santo, posso fare il male?” Certo! Nella libertà hai scelto di fare il santo, poi scegli di fare il male. Bravo! Scegli tra male e bene. Quanto sei libero? Sei libero del tutto. Bravo, sii libero del tutto, fai tutte le scelte, rifiuta alcune esperienze e accumulane altre. Per la legge causa-effetto, tante esperienze ti arrivano, tante ne rifiuti, tante ne accetti. Procedi nel tuo percorso da libero e mantieni la tua libertà sin quando vuoi, con l’alternanza di: “ora mi occupo di questo, ora mi occupo di quest’altro”. E chi lo determina? Tu? “Cosa mi è capitato nella vita!”. Forse c’è una Base che determina cosa accade e tu stai lì a credere di determinare qualcosa. Ma perché sono così stolti gli esseri? Perché sono così disattenti alla Natura Reale delle cose? Se qualcosa vi deve capitare, vi capita e basta.
È Il Progetto della vostra libertà, l’Assoluto vi dà i Mattoni, voi li mettete come vi pare. C’è chi deve accettare per forza l’evento, come il Realizzato che è dovuto rinascere principe per andare a morire di fame, povero e fare un po’ di esperienze1. Ad altri capitano cose diverse e capiscono che devono sottostare a esse, in un percorso “obbligato” fino a un certo punto, dove poi la Base determina: “ora hai fatto questo, poi farai quest’altro e diventerai un altro”.

Finora avete conosciuto qualcuno che vi ha dato, per correttezza, parole utili. Finito il terzo tipo di insegnamento si passerà al quarto dove o vi ritrovate oppure, non rintracciando quello che siete nel profondo, vi contenterete del cadavere in putrefazione. Bravi, tenetelo sano, conservatelo, usatelo e prendete la mira per mantenerlo bene. Soffrite se va bene, siete contenti e felici se va bene; soffrite se state male, siete contenti e felici se va male… comunque soffrite. Avete trovato il miglior sistema, quello di identificarvi con la parte più esterna. Alla parte più interna, dove le parole proprio “scompaiono”, ci arriverete quando comincerò a scrivere il libro…
Comincerò a scrivere il libro terminato il glossario, non posso scrivere un libro se non ho “terminato” tutte le parole che ci sono dentro. Non so quanto ci vorrà perché le parole sono tante, le parole che userò nel testo sono tante. Ma perché le spiego prima? Perché prima dobbiamo metterci d’accordo. Quando dico: Talità, Vacuità, Assoluto, Causa-Effetto, questo e quest’altro. Cosa vuol dire? Quale differenza c’è, nella Base, tra un demone e un Realizzato? Tra un sant’uomo e un uomo cattivo? Niente, nessuna. Sono entrambi sperimentatori della Libertà dell’Assoluto. Una vita farete i “cattivi”, una vita farete i “buoni”, poi farete gli “strani”, i “matti”, tutti fanno ciò che credono.
Purtroppo io conosco la Base, se non l’avessi conosciuta avrei potuto fare ciò che volevo, tranquillo e sereno, disinteressandomi di come andava. Dato che la conosco, però, faccio quello che mi pare disinteressandomi di come va. Vita dopo vita non ricordate niente. Bisogna accettare tutto, vivere serenamente gli eventi che accadono, sapersi comunque divertire e infine avere il coraggio di capire che, comunque vadano le cose, esse sono sempre le più “giuste” per tutti. Nella Base non c’è nessuna presa in giro per nessun essere senziente. Io non prendo in giro nessuno! Mai! Credo nella perfetta libertà che l’Assoluto ha dato a tutti gli esseri. Se potessi vedere il futuro, non lo farei perché rovinerei il corso degli eventi e ciò che deve accadere. Dovete vivere un’esperienza? Vivetela! Se fuggite da un’esperienza poi vi ricapita, e questo purtroppo sospende (MOMENTANEAMENTE) il processo evolutivo della legge causa-effetto. Nel tempo dell’evoluzione “collezionate” sulla Base eventi che potrebbero essere “disdicevoli”… poi vi ricapiteranno, e poi vi ricapiteranno ancora. Siete sempre succubi della legge causa-effetto, perché dilaniarsi? State sereni! Vivete l’esperienza! Siate liberi! Affrontate le cose del mondo. Se volete fare i ricercatori dovete divenire un anello d’acciaio. Unitevi fra di voi e sostenetevi come foste uno solo, non più come entità separate. Nella Base non esistono entità separate a cui non importa niente l’una dell’altra. Se non vi importa niente l’uno dell’altro rimarrete soli e separati: Tizio con Tizio, Caio con Caio e Sempronio con Sempronio (mi divertono questi tre). Se riuscite, in un percorso evolutivo ben preciso, a diventare come anelli di una catena d’acciaio nessuno vi potrà più separare, perché nella Base questo tipo di collegamento tra gli esseri permane. Non vi separeranno più né mondi né universi, non vi separerà niente perché il legame che vi terrà uniti sarà nella Base. Non si tratta dei legami inventati dagli esseri senzienti (l’amicizia, il matrimonio, ecc…), non basta stare vicini nei tre foderi mortali. Il legame indissolubile è solo, e rimane, nella Base (Intelletto-ANIMA-TALITÀ-BASE). Per comprendere le cose a volte bisogna essere “presenti”, per capirle in modo diverso bisogna essere “assenti”. Questo, in poche parole, è il percorso che vi attende. Una catena per essere completa deve essere tutta di acciaio, man mano che si rompono gli anelli di carta la catena si collega, acciaio con acciaio.

Cercate di fare sul serio, di essere collegati intenzionalmente alla ricerca più profonda che va oltre tutte le parole dette. Andate a scoprire dentro di voi la Base! Solo chi La realizza poi si troverà collegato per sempre, in un percorso evolutivo di autosostentamento e auto-crescita dovuta alla saggezza scritta nella Base. Non la saggezza raccontata da qualcuno: è scorretto che qualcuno racconti a un altro la sua verità; è scorretto che qualcuno racconti a un altro la sua interpretazione della verità; è scorretto che qualcuno dichiari di sapere la verità e proceda, spedito, nel coinvolgere un esercito di stolti alla sua verità. È disdicevole! Che ognuno sia un anello. Perché un anello? Un anello è convinto della sua forza non solo in quanto anello ma anche in quanto vuoto al centro, perché è lì la Base. Non posso essere convinto solo delle parole dette nel passato: “la forma è vacuità, la vacuità è forma”, l’anello è l’anello e il foro dentro è il foro dentro, come vi collegate all’altro?… Anello e foro… la vacuità è forma, la forma è vacuità.
Così si organizza la catena d’acciaio. Se un anello è di carta si vede: si altera, odia, risponde male, ha solo i suoi problemi, è preda del cadavere in putrefazione, è identificato con le forme, vuole fare solo l’anello, peccato che sia separato e sia di carta. Un saggio non è un anello, è “succube” della Base, sempre solo, senza possibilità di scampo, pronto ad affrontare tutte le cose con serena tranquillità.
Qual è il divertimento nel percorso? È avere la capacità di capire sempre tutti, rispettandoli in tutte le diversità. È chiaro che ci sono diversi modi di interpretare le cose, sempre! Siatene consapevoli. Questo modo di vedere lo trovate solo dentro, non ve lo racconta nessuno, nemmeno un maestro. Un vero maestro non pensa di dire parole utili. Le parole rimangono inutili, tutto quello che dice rimane inutile. Non decide lui se un essere è un anello di carta o è un anello di acciaio, non decide niente, decide solo la Base… chi la trova la trova, chi non la trova non la trova.
Se la catena di chi fa un percorso di ricerca interiore è molto lunga, è molto forte e determinata, più nessuno la separerà. Però bisogna lavorare aiutandosi e sostenendosi l’uno con l’altro; non ci deve essere chi soffre la fame e chi “sguazza” nel cibo; non ci deve essere chi ha un problema e non è supportato dagli altri; non ci deve essere chi è preoccupato di sé e non si accorge degli anelli intorno, non deve succedere, MAI.
La forza che viene da una catena, che viene segnata nella Base, o la trovate oppure rimanete separati: un unico puntino di fronte a un infinito di separazione. Da una parte l’Assoluto con il Suo Confine Infinito, dall’altra parte l’essere con il suo infinitesimale confine. Tanti infinitesimali messi insieme non cambiano i rapporti di forza.
Non pensate mai che ci sia un guadagno, non ci può essere! Gli esseri senzienti comuni credono di guadagnare qualcosa, agiscono per avere in cambio un ottenimento, un ricavo, un qualsiasi Paradiso. Il ricercatore quale guadagno ha? Trovato il valore della Talità, della Vacuità e della Base, nel mondo fenomenico causa-effetto non c’è nessun guadagno. I soldi sono forse un guadagno? Portateli nella tomba. Il sapere mentale, a le parole, è un guadagno? Portatelo nel cervello, tanto anche quello va a finire in una tomba. Togliere il velo?… ma se il velo diventa spesso per tutta la polvere accumulata, dopo non si riesce più a vedere la luce, non filtra più attraverso il velo. Non abbiate paura di essere partecipi della polvere degli altri.
Dato che non c’è nessun guadagno, dovete capire che lo stare uniti ha un solo guadagno: nella Base… è già limpida e pura. Compatti e uniti potrete solo aumentare di numero, perché tutta l’umanità cresce e sperimenta; prima o poi si accomuna qualcuno, poi un altro, poi un altro e poi finirà il mondo, finiranno gli esseri, allora andrete in un altro mondo e altri si aggiungeranno.
Quelli che partono, partono dalla Base; la Base unisce e mantiene uniti, perché è la proposta per il prossimo universo. È così semplice il percorso evolutivo in Dio, è così limpido, chiaro. Finora si è pensato che tutto accadesse in maniera casuale: è giusto, è sbagliato, hai fatto questo, hai fatto altro, va bene, va male… per i ricercatori è uguale. Dovete essere limpidi e lucidi per accedere alla limpidezza e alla lucidità della Base. La Legge dell’Assoluto è limpida e lucida e anche chi vi s’accosta deve esserlo.

Ho cercato di farvi capire il termine “percorso”, un’altra parola inutile da aggiungere al glossario che stiamo scrivendo con la nostra vita.
Ciò che voi ritenete danno è utile alla Base. Anticamente i maestri erano esperti di arti marziali che si usavano per fare la guerra, la lotta. Però chi pratica arti marziali sul serio non lo fa per fare la guerra e la lotta. Non lo fa per eliminare gli avversari, è un errore vedere l’avversario nell’altro. La vera arte marziale è cercare di eliminare l’unico avversario. Quello che sta dentro, l’io, il sé. Si sono sbagliati, hanno usato le arti marziali per eliminare gli avversari esterni.
La vera arte marziale serve ad altro, a eliminare un unico avversario: quello che sta dentro di voi, la mente; la mente che si incupisce, che si preoccupa, che non conosce le cose. Quello è l’unico vero avversario, e basta. La vera arte marziale consiste nel vincere quell’avversario interiore.