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L’armonica Interazione Inconcepibile

Che la pacifica calma, dimorante in Voi, si faccia sentire nell’ascoltare queste ulteriori parole inutili.

Se vi ponete in alto con il vostro essere “che è forma” vi vedrà solo chi è alla vostra altezza; gli altri (estranei, cattivi, peggiori, che odiano) non vi vedranno né potranno conoscervi: non rimarrà loro che sperare di vedervi rotolare in basso per poi calpestarvi.
Se vi immergete nello stagno più profondo, il fango vi sommergerà, sparirete alla vista di tutti, per la gioia di coloro che vi odiano e non sanno che siete il concime del loro odio; con la tristezza di chi vi ama e forse sa che siete l’“evidenziatore” del “plasma” d’amore che fluisce in lui.
Se siete lampi nell’intelletto, lucidi e rapidi, avendo perso ogni ottenebramento, non potranno né capirvi con la mente (troppo lenta) né vedere i vostri movimenti nel mondo delle forme, ma… non sentitevi realizzati! Rispetto alle interazioni del sistema fisico-fenomenico siete come un microbo sopra una tartaruga sonnolenta. Biofotoni, fotoni ionizzanti, onde, frequenze, spin dei quanti (per le sincronicità), protoni neurotrasmettitori, microtubuli e… già ci si perde nell’universo INTERAGENTE a una velocità impressionante, a volte entanglement-istantaneo.
Privo di ogni significato è affermare la propria posizione in un sistema così complesso quale è l’essere e il “suo” pensiero. È un po’ come il Principio di Indeterminazione di Heisenberg sulla simultaneità della doppia condizione, corpuscolare e ondulatoria, degli elementi sub-atomici: di un elettrone possiamo calcolare o la posizione (p) o la velocità (v) mai però contemporaneamente.

Detto ciò eccoci qui, fermi a leggere (io a scrivere) ma, per gli eventi precedentemente accennati (solo per ora), quanti fenomeni stanno accadendo in noi? Quante informazioni si sviluppano in modo coerente-efficiente e che sfuggono, per complessità, a qualsiasi esame? Tutto ciò sfugge alla Base secondo voi?
L’universo è un immenso istantaneo Calcolatore-Scrivente-Registrante-causa- effetto. Troppe parole insieme? Non fa per voi, lasciate perdere, servirà a qualcuno… fosse anche uno solo: l’autore di Parole Inutili, il sottoscritto, che è a riposo e attende il risveglio; che sa che nulla può essere realmente misurato (compreso se stesso); che dimora nel Nulla e non riesce a possedere nessun nome (anche se alcuni lo chiamano); che sa che immani-immense-innumerevoli Leggi della Creazione non sono “nullezza” né esistenza; che conosce i giochi illusori delle parole rispetto alla TalitàVacuità, figurarsi rispetto alla Vacuità della Vacuità che chiameremo Vacuità Assoluta; che si affida alle parole, consapevole della loro inutilità… Ecco, anche se un solo essere cancella in sé queste parole e scopre la Realtà, ha compiuto ciò che il Buio fa accadere in Sé: Squarcio e Base, Luce e Creazione, Coscienza che costruisce discorsi con l’insieme delle parole (non credendo assolutamente che siano la Realtà della Talità-Vacuità-ecc.), Buio Infinito e Luce Infinita perché infiniti sono gli Universi e quindi i lampi degli Squarci.

Compreso ciò, chi siamo se in un immenso interagire ci modelliamo continuamente, con le nostre azioni–reazioni, fatti o pensieri, istante per istante, senza sosta? Se ci fermiamo a pensare cosa afferriamo di noi?
Il mondo illusorio fenomenico, che non ci convince più, è in realtà inesprimibile e inconcepibile. Poi… usare le insulse convenzioni del valore delle parole che, scritte, mancano della terza dimensione, la PROFONDITÀ, e alle quali ognuno dà l’unico valore che può dare: il proprio, unico, possibile, relativo a sé.
Ciò che dico sembra, pare, un tentativo di sostenere una posizione o un’altra, ma… come cominciate a capire, cerco solo di superare ogni dicotomia, di distruggere e rendere assurda ogni posizione di pensiero. L’Assoluto non è e non può essere un pensiero, pertanto solo chi non ne fa (di pensieri) viene “colto” (Realizza). Una sensazione come di “testa gonfia” viene anche a me, più è gonfia più è vuota. Auguri a voi.

L’Armonica Interazione Inconcepibile non è “forse” vuota del tutto sinora detto? Non è “forse” ciò che accade (Talità) senza pensarlo? Non è “forse” già in voi e agisce con le interazioni senza il minimo sforzo? Non è “forse” che partecipiamo, e basta, al Gioco della Creazione? Non è (senza “forse”) che l’Assoluto nella Sua Perfezione Infinita fa funzionare tutto senza sforzo? Eccoci, al solito, alla Fine/Inizio di Parole Inutili.