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Quanto Detto

Danilo Speranza – Multiversi

  • La mia verità non è solo “la sola verità”(1), è illusoria come tutte.
  • Il mio essere vivente non è l’essere. Anche se ha il Sé, non ha il pensiero del Sé.
  • La vera coscienza non si basa su alcun concetto.
  • Ogni insegnamento della vita deve essere e sarà perso.
  • Avere un’idea dell’essere vivente è afferrare niente.
  • Ogni generosità non ha segni, forma, destino o Leggi.
  • L’Ordine Universale ha la sua perfezione nel Nulla.
  • La concezione delle Leggi o delle NON Leggi è schiavitù.
  • Aiutando tutti gli esseri senza limiti per la Realizzazione non penseremo di averlo fatto, perché non abbiamo l’idea del Sé.
  • Nessuna mente è isolata ma collegata in interazione Universale, quindi, come può esservi un soggetto mentale migliore?
  • LA MENTE REALIZZATA NON PUÒ ESSERE AFFERRATA, NÉ TANTOMENO PUÒ ESSERE INUTILE.
  • Il vero ricercatore trova la perfezione nel NON essere e nel Nulla.
  • Ogni Azione senza pensiero non ha limiti.
  • Qualsiasi cosa sia compresa attraverso “altro” è inganno, se è priva di segni è TALITÀ.
  • L’idea che il Principio o l’Ordine Universale esista o NON esista non va coltivata perché coltiva la MENTE.
  • Il pensiero della durata di una esistenza è effimero.
  • La Realtà incondizionata non contiene elementi separati, quindi non contiene esseri e sé separati nel tempo. Non esistono pertanto i più nobili insegnanti e insegnamenti, perché indescrivibili.
  • Non è nella forma mentale la Natura che chiamiamo Ricercatore. È oltre ogni oggetto o soggetto concepibile.
  • Solo quando la mente non dimora in nessun luogo crea il vero motivo del Paradiso per tutti gli esseri.
  • La Natura Reale dell’essere e del Sé è la Quiete del Nulla, Infinita Realtà dell’Assoluto.
  • Anche un piccolo insegnamento accolto da qualcuno può generare una catena di felicità.
  • Il destino degli esseri è legato come la sabbia del deserto: nessuno può dire se i granelli si incontreranno mai, una o più volte.
  • Le menti degli esseri sono così legate tra loro che nessuno può dire “mente separata”, quindi, che un granello di sabbia sia migliore.
  • Il destino degli esseri è così legato che, come la sabbia e il vento formano dune, così si “striscia”, si unisce, si separa… e non c’è più un mio, un tuo, un nostro destino.
  • L’Assoluto è ciò che è inconcepibile e non inconcepibile. Pertanto l’essere, infinitesimo di quanto detto, presenta infinitesimalmente le due nature estreme: concepibile e inconcepibile.
  • Ciò che insegna qualsiasi essere è ciò che insegna, senza parlare, un granello di sabbia: che sia nel più profondo del deserto o in cima alle dune non fa di sé il migliore, non si distingue.
  • La verità è nel profondo delle cose, dove in realtà scompaiono; la superficie è solo illusione così come il granello di sabbia, nel Suo profondo, è VIBRAZIONE. Pertanto è un granello di sabbia.
  • Anche se un essere viene fatto a pezzi, mantenendo la calma e la perseveranza non diviene prigioniero della mente, dell’io, del Sé, del tempo, dell’esistenza.
  • La CALMA DIMORANTE SARÀ la vera condizione degli esseri senzienti che saranno esenti da segni, tempo, elementi separati, eventi. Ciò non impedirà il dolore che la Realtà Incondizionata (NON contenendo elementi separati) indescrivibilmente distribuisce.
  • Colui che medita e contempla non permette che la mente lo dica perché separerebbe il suo stato dalla Realtà, costruendo un io.
  • L’intuizione che trascende ogni tipo di io, Sé, tempo, separazioni, ottenimento di uno stato è la più elevata, ma non è un ottenimento.
  • Perdere la vita per un atto che porterà a un bene invisibile per gli esseri e far intuire questo bene ai ricercatori è una pratica felice.
  • Chi comprende il percorso di un granello di sabbia trova la Sua Mente Separata; chi trova il legame con la duna ha un’idea; chi si perde nell’immane deserto non è più prigioniero.
  • Perseverare nello stato di intuizione trascendente, non essendo servo di nessuna idea del duale o del non duale, permette di non provare odio, rabbia e ogni altra condizione mentale.
  • La mente che non è sottoposta ad alcuna concezione o idea, non si basa sui sensi né su se stessa, si perde nel Reale che non può essere afferrato, né è sfuggente.
  • Tutte le leggi esistenti sono al di là delle menti degli esseri, pertanto, prodotte dalle leggi, esse stesse sono al di là…
  • Le innumerevoli particelle compongono gli esseri che per convenzione si sentono separati, ma in realtà non sono che quelle particelle. SONO?
  • Da dove vengono le particelle del Cosmo, lì vanno; Nessun Luogo è il Suo Posto pertanto per l’essere ogni posto è Nessun Posto.
  • Se tutte le leggi sono la Reale Natura senza io, o sé, o Grande Sé, e un essere lo comprende, non deve più cercare. Il Nulla di Uno, Assoluto, Infinito lo accoglie.
  • L’esistenza è fatta di costruzioni mentali, pur se illusorie sono la Volontà dell’Assoluto, quindi vanno vissute per quello che sono: realtà.
  • Molti segni indicano l’esistenza della vita.
    Molti segni indicano l’esistenza del pensiero.
    Pochi segni indicano l’esistenza di Una Realtà.
    Un solo segno porta all’Unica Direzione.
    Nessun segno a tutto ciò… oltre.
  • Un essere senziente comune pensa di aiutare, sostenere, far crescere, far realizzare e usa un io o sé; essendo IO o SÉ privi di Realtà, ciò è erroneo.
  • Un granello di sabbia non è superiore né inferiore, né più in alto né più in basso, né più forte né meno forte. Così è la mente, come può affermarlo?
  • Ripeti che non ottieni una mente migliore, bensì un Universo migliore. Non essendo quindi Separato, non ottieni nulla!
  • Solo la contemporaneità dell’essere e del non essere completa la comprensione della Realtà, quindi non v’è insegnamento né insegnante. Ecco la perfetta inutilità delle parole.
  • Se la mente presente organizza la mente futura ed è organizzata dalla mente passata, dov’è la mente? Alle sue origini, quando non c’era, o nel suo futuro? Al suo presente! Risponde chi è illuso!
  • Non può esserci pensiero nella Realtà perché, anche se il pensiero è Reale, è sempre una delle molteplici cose; mai le stesse.
  • Chi cerca la Realtà Assoluta si deve distaccare dal corpo delle sensazioni, dalla mente pensante, dalle intuizioni, dalle più sottili percezioni di energie, così da non avere le più piccole cause della sofferenza.
  • L’opera di salvezza degli esseri è senza tempo e senza dualità, quindi non ha cause né cessazione; non ha fine perché non ha accumulazioni, quindi non è meritevole né ha demerito. Pertanto non è opera di salvezza.
  • Il Segno della Vita è la morte accanto. Quale essere non ha accanto il Non Essere? L’oblio, il non ricordare, è l’errore. Già è l’essere Non Essere.

N.B. La comprensione di “Quanto Detto” (per ora parole utili) sarà completa
quando le parole diverranno inutili.

NOTE:

(1) La realtà soggettiva è unica per ogni essere.